Che cosa sono il codice EAN e il l’UPC-A? Partiamo in promo luogo dalla definizione di un codice a barre.
Il codice a barre è un codice contraddistinto da barre verticali e spazi bianchi che vengono decodificate da un lettore ottico/scanner e servono a identificare un particolare.
Ne esistono di diversi tipi, vediamo i più diffusi sistemi.
L’ EAN European Article Number è una famiglia di codici a barre, stabiliti a livello europeo per la marcatura di prodotti destinati al mercato globale e che rispondono ai requisiti della GSI ovvero un’associazione finalizzata allo sviluppo e all’implementazione degli standard mondiali da rispettare nei vari settori.
Questo sistema europeo di certificazione garantisce diversi vantaggi nell’organizzazione del lavoro di commercianti e della grande distribuzione.
La lettura del codice a barre consente di definire la tipologia di articolo e il prezzo da applicare.
Grazie a questi codici e ai registratori di cassa vengono rilevati movimenti merci, per esempio inventari, ordini, collocazioni a scaffale, prezzatura ed eseguire tutti i calcoli connessi.
In questo modo l’operazione di incasso per la GDO è del tutto facilitata.
Il prodotto munito di codice passa su un dispositivo ottico e in questo modo il prezzo non viene più battuto manualmente alla cassa e sullo scontrino, accanto al prezzo, compare anche la dicitura dell’articolo.
Il codice a barre è fatto di 13 numeri.
Le prime 3 cifre del codice EAN indicano il paese d’origine, ciascuno contrassegnato da uno o più codici identificativi.
Le successive 4 cifre rappresentano l’indirizzo del produttore oppure del fornitore
Le 5 cifre successive si riferiscono all’articolo stesso.
L’ultimo numero serve solamente come verifica, nel caso in cui il computer non abbia registrato la lettura.
Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e Australia invece viene utilizzato un altro sistema denominato UPC (Universal Product Code).
Esso è costituito da elementi che possono assumere uno spessore multiplo intero (da 1 a 4) del modulo.
Ogni carattere è codificato con due barre e due spazi, per uno spessore totale di sette moduli.
I simboli UPC hanno due formati base:
1) carattere di Start, “number system”, campo dati sinistro,
2) carattere di controllo centrale, campo dati destro,
3) check digit e carattere di Stop.
Il Secondo formato è costituita da un unico campo dati.
Il carattere “number system” rappresenta il sistema di numerazione, e quindi il campo applicativo del codice. Ci sono cinque versioni di codice a barre UPC. Ma sostanzialmente la codifica è sempre la stessa, ciò che cambia è la configurazione del campo dati.
Le versioni più usate sono quella A ed E:
A – Versione base rappresentata con 10 caratteri numerici dove i primi 5 identificano il produttore, gli altri l’articolo.
E – Versione a “Soppressione di zeri”, usata per la marcatura di confezioni troppo piccole
Analizzate le differenze tra i due sistemi, è giusto soffermarsi sui reali vantaggi per il consumatore finale. In entrambi i casi per il cliente non esistono vantaggi se non in maniera indiretta e in termini di sicurezza. Al contrario sembrerebbe che con tale sistema il prezzo non viene più applicato sull’articolo ma solo sullo scaffale, con la conseguenza di un possibile disorientamento per il consumatore che non è più in grado di confrontare i prezzi. Per contro l’utilizzo di tali codici consente un notevole risparmio di tempo per gli addetti alle vendite.
I codici a barre sono quindi usati per scopi informativi o di marketing, tracciatura dei prodotti stessi lungo il loro ciclo di vita. Tali codici quindi consentono di ridurre i costi generali, automatizzando e semplificando la gestione della catena di fornitura, e le attività tipiche della gestione di un magazzino quali inventario, le uscite e gli acquisti.
Altra e forse più importante motivazione dell’utilizzo di tali codici è da ricercarsi nella garanzia di sicurezza di alcuni prodotti soprattutto in ambito medico e farmaceutico.
Infatti qualora un prodotto difettoso o ancora di più un farmaco, raggiunga lo scaffale, la possibilità di rintracciarlo in maniera immediata è ulteriore garanzia di sicurezza. In questo senso si può affermare che i codici a barre garantiscono dati e informazioni preziose sulle attività di controllo di qualità lungo tutta la catena la catena di fornitura.
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